martedì 15 marzo 2022

Tuorlo fritto

 

Il tuorlo, come è noto è uno dei due elementi di cui è formato l'uovo di gallina. Nel tuorlo risiedono le componenti grasse, ma per un approfondimento vi rimando a letture specifiche.

 




In cucina, ma più ancora in pasticceria, è un pilastro per moltissime preparazioni di grande risultato. 

In questa preparazione insolita, si esaltano le sue virtù anche organolettiche.

La lavorazione è relativamente semplice, ma richiede una grande attenzione, perché come si può facilmente immaginare è estremamente delicato nella manipolazione. A tal fine è FONDAMENTALE che l'uovo sia freschissimo, perché nell'uovo fresco la pellicola che racchiude il tuorlo è più resistente, mentre via via che passano i giorni, va perdendo vigore, rischiando la rottura e quindi l'impossibilità di realizzare la ricetta. 

Come dicevo, non occorre fare grandi cose, ma vanno fatte con estrema cura. Innanzitutto occorre separare il tuorlo dall'albume con grande delicatezza, il tuorlo ricavato va posato su un letto di pan grattato finissimo,


e con altro pan grattato il tuorlo va completamente ricoperto, la crosta così formata va consolidata in frigo per almeno 12 ore. 



Poi si frigge, in olio (preferibilmente EVO o di semi di arachidi) molto caldo ma NON BOLLENTE (180°), per esattamente 30 secondi.

Queste due ultime condizioni sono fondamentali per una buona riuscita, che consiste in una crosticina croccante con un interno cremoso.




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