Purtroppo le tempistiche moderne dei laboratori artigianali non permettono più la sua produzione, pertanto viene comprato prodotto industrialmente (sic!).
In ambito casalingo, tuttavia, è possibile produrlo con grande soddisfazione e notevole risparmio economico.
La scintilla me l'ha fatta scattare la mia compagnuccia L., quando le ho parlato dei raffiuoli a cassata: "belli pieni pieni di naspro li voglio, naspro, naspro a volontà" mi ha detto; sarà stato il sinonimo napoletano che sicuramente mi ha evocato suoni, odori e colori dell'infanzia, fatto sta che proprio stasera, sfaccendato ed ozioso, mi sono deciso a produrre il NASPRO, non me ne vogliate ma per me e L. il Fondant si chiamerà sempre e solo NASPRO!
- 1 kg di zucchero semolato
- 100 gr glucosio
- vanillina
- il succo di 1/4 di limone
Mettere zucchero e glucosio in una pentola con bordi alti, sciogliere con un mezzo bicchiere di acqua ed iniziare la cottura.
Con un termometro idoneo attendere il raggiungimento dei 114° (non oltre senno può formare dei grumi)
Versare immediatamente lo sciroppo su di un marmo o piano di lavoro
Attendete il raffreddamento per qualche minuto. Iniziare a spatolare fino a quando il fondente non diventa sodo. Aggiungere il succo di limone e la vanillina, continuare a spatolare sino a consistenza plastica.
Il NASPRO è detto anche fondant o fondente perchè si adopera dopo averlo fuso a bagnomaria a massimo 60°. E' opportuno non fonderlo su fuoco diretto per evitare che perda la sua tipica lucentezza. Lo potete aromatizzare (caffè in polvere, cacao) o colorare con colorati alimentari. Essendo una massa di zucchero si conserva al fresco a lungo in un recipiente chiuso.
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