PASTIERA NAPOLETANA
Un grande classico della tradizione napoletana.
Ingredienti per due teglie da 30 cm circa:
ricotta 1 kg .; grano per pastiera 2 barattoli da 600 gr.; zucchero 900 gr.; uova 10; miele d’arancia o millefiori 100 gr.; canditi a cubetti (cedro e arancia) 150 gr.; 2/3 fiale di millefiori + 2 bacche di vaniglia; pasta frolla 1 kg.
Lavorazione.
Setacciare la ricotta dopo averla zuccherata (anche col miele),
incorporare le uova, il grano (dopo averlo liberato dell'amido in eccesso attraverso un veloce risciacquo) e gli aromi, amalgamare con cura. Imburrare per
bene una teglia (alta almeno 5
cm ) e rivestirla con uno strato di pasta frolla dello
spessore di circa ½ cm. Versarvi il composto. Guarnire con strisce di pasta
frolla disposte a losanga. Cuocere a forno ben caldo (190°) adagiando la teglia
della pastiera in un tegame da forno. La cottura verrà ultimata col grill
superiore per dare una piacevole doratura alla pastiera. Lasciare riposare,
conservare al fresco ma non in frigo. Preferire il forno a gas o al massimo un
elettrico ma senza ventilazione. Il
segreto di un’ottima pastiera sta nella sensazione di “bagnato” che l’interno
deve rilasciare.
Come
già detto rappresenta un vero punto di forza della pasticceria napoletana. Si
tratta di una dolce da forno composto da un guscio di pasta frolla che
raccoglie un composto di ricotta, uova zucchero, e grano bollito. L'aroma che
caratterizza la pastiera è il millefiori in fiala. Ma contribuiscono anche i
canditi (arancia e cedro) e la vaniglia. Anche per la pastiera si registrano
numerosissime ricette a seconda della diversa proporzione fra i vari
ingredienti, ed in taluni casi anche per la loro lavorazione. Taluni usano
frullare il grano, altri montano le uova o il bianco. Esistono anche versioni
che prevedono l'uso della crema pasticciera. In tutti i casi la pastiera deve
presentare una caratteristica, a mio giudizio essenziale, ossia non deve essere
"asciutta", o peggio ancora "secca". Anche perché, la
pastiera, essendo un dolce molto strutturato, darà il meglio di se, in termini
di aromi ed equilibri, dopo uno/due giorni dalla sua preparazione, periodo
durante il quale essa perde inevitabilmente parte della sua umidità iniziale.
Per evitare la sgradevole sensazione di asciutto, è indispensabile disporre di
una ricetta molto ben bilanciata (un piccolo accorgimento consiste nel
sostituire il 10 % dello zucchero con del miele millefiori), ma è altrettanto
importante avere la massima cura nella fase di cottura. La temperatura del
forno deve garantire, ovviamente la perfetta cottura, ma il prodotto deve
conservare al suo interno una certa umidità, inoltre la pastiera deve
presentare un' invitante colorazione tendente al nocciola (per le losanghe di
pasta frolla) e marrone lucido per il resto. La temperatura di cottura standard
indicata è pari a 180°, ma dal momento che ogni forno è un mondo a sé, ciascun
operatore avrà cura di individuare la condizione ottimale.
pastiera 1 (P. Fulgente)
ü ricotta 1,5
kg.;
ü grano
per pastiera precotto 750 gr (latte l1,2 burro 30 gr scorza di limone e ed
arancia. Mettere a bollire tutto quanto il giorno prima, fino a quando il
composto non diventi cremoso);
ü zucchero
1000 gr.;
ü Tuorli
300 gr;
ü miele
d’arancia o millefiori 100 gr.;
ü canditi
a cubetti (cedro e arancia) 150 gr.;
ü 2/3
fiale di millefiori + 2 bacche di vaniglia + cannella;
pastiera 2 (A. Cafiero)
ü ricotta 500
gr.;
ü grano
per pastiera precotto 250 gr;
ü zucchero
400 gr.;
ü uova
n° 6;
ü burro
50 gr
ü latte
5 dl.;
ü canditi
a cubetti (cedro e arancia) 200 gr.;
ü 1/2
fiale di millefiori + 2 bacche di vaniglia + cannella;
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